Breganze, Sbabo : “la duttilità è la miglior qualità della nostra squadra”
Tutto è pronto per l’inizio della stagione: domani sera la squadra si riunirà per la prima volta e si comincia a fare sul serio. Prima di dare il via definitivo alla stagione 2018-2019 il nostro direttore sportivo Stefano Sbabo tira le somme dopo un’estate di continui colpi di mercato che hanno visto il Breganze cambiare quasi totalmente look: 7 i volti nuovi (Ana Soldevilla Delgado, Ana Alves, Lucy Campanile, Sara Boutimah, Monia Fichera, Federica Marino, Rebe e Emilly Micaela Marcondes), 4 conferme (Bianca Castagnaro, Joseane Pinto Dias, Maria Perez Pereira e capitan Chiara Cerato) e 3 gli innesti dalla Juniores (Yahaira Dalla Pellegrina, Elena Pauletto e Francesca Ambrosioni).
Stefano, qual è il tuo bilancio di questo mercato?
Sono molto soddisfatto: ad inizio mercato ci eravamo prefissati degli obiettivi con mister e dirigenza (le decisioni riguardo alle giocatrici sono state prese di comune accordo con tutti, in primis ovviamente mister Zanetti), e devo dire che li abbiamo raggiunti. Tutti i ruoli che devo ricoprire sono riuscito a ricoprirli e in alcuni caso abbiamo anche più soluzioni, quindi siamo tranquilli anche in caso di assenza di qualcuno nel corso della stagione per infortuni – speriamo di no –, squalifiche, ecc. Inoltre credo che questa sia una squadra che può crescere tanto: il mister ha tante scelte e tutte sono state ragazze voluto. Penso che abbiamo una squadra completa in ogni reparto con mille soluzioni. Sono davvero contento.
Secondo te la squadra è più o meno forte rispetto lo scorso anno? Quali obiettivi si è prefissato il Breganze per questa stagione che sta per iniziare?
Difficile fare un confronto con la squadra della passata stagione ora. Sarà il campo a dirlo, io posso dire che la rosa di quest’anno è competitiva e se la giocherà con tutti, ma nessun volo pindarico per quanto riguarda gli obiettivi: voglio solo che le ragazze scendano in campo per provare a vincere ogni partita. A noi piace vincere, non partecipare, ma voglio lasciare la parola ai fatti: per il Breganze è una sorta di anno zero, una ripartenza e sono orgoglioso di quello che è arrivato. Per questo sono convinto che faremo bene.
Qual è secondo te la migliore qualità di questa squadra?
La duttilità. Come accennavo prima, abbiamo giocatrici che possono ricoprire più ruoli, quindi penso che il mister abbia in mano una squadra duttile che può cambiare volto anche nelle diverse fasi di una stessa gara. Siamo in grado sia di soffrire che di attaccare e impostare il nostro gioco. Poi credo che abbiamo anche un’ottima fisicità, cosa molto importante per un campionato così. La rosa è di 15 giocatrici e ci serviranno tutte: le partite sono tante, 30, e spero che saranno anche qualcuna in più. Infine abbiamo preso delle ragazze che spero riusciranno a fare più gol rispetto alla stagione passata, in cui ci è mancata un po’ di concretezza sottoporta.
Una rosa anche ringiovanita: positivo o negativo?
Il gruppo costruito è un buon mix: abbiamo voluto inserire tre juniores, una cosa per noi molto importante, e poi ci sono ragazze più e meno esperte. Ma anche dal punto di vista motivazionale è una squadra equilibrata: c’è chi ha già vinto tutto , chi è al primo anno di Serie A, chi è in cerca di riscatto dopo l’anno scorso, chi deve riconfermarsi ad alti livelli. Questa è una cosa assolutamente positiva secondo me: tante esperienze diverse.
Passando alla Serie A in gerenale, come giudichi le novità introdotte dalla Divisione, in particolare il nuovo regolamento di accesso alla Coppa Italia?
È un’arma a doppio taglio: fino all’ultima stagione qualificandoti al quinto, sesto, settimo e ottavo posto sapevi già di essere in Coppa, quest’anno no. In caso sia questa la posizione, si farà uno spareggio. Dall’altra parte c’è da dire che, se non andrà bene la prima parte di stagione, si ha la possibilità lo stesso di accedere alle Final Eight con una gara secca. Comunque l’apertura fino al dodicesimo posto è una cosa che ho apprezzato da parte della Divisione, ovviamente però bisogna stare molto attenti, perché ti può dare, ma anche togliere: una gara unica si può anche bruciare per diverse variabili.
Come sarà il livello della Serie A quest’anno secondo te?
Credo che il livello sia più o meno quello dello scorso anno. Sono partite diverse giocatrici importanti, ma ne sono arrivate tante altre, alcune sono tornate, quindi credo ci sarà da divertirsi. È sempre un campionato di livello molto alto: per fare bene serve una buona squadra, per puntare in alto bisogna avere degli elementi in più.
Chi sono le tre favorite per la vittoria finale a tuo parere?
Sono convinto che sarà un campionato avvincente, ma altrettanto che al momento la seria candidata, sia per la vittoria dello Scudetto che della Coppa Italia, sia il Montesilvano: è un autentico squadrone, completo. Poi a parer mio c’è il Kick Off, una riconferma che potrà fare ancora meglio, e sul terzo gradino del podio metto il Salinis, che ha fatto una squadra molto importante. Queste tre credo staranno là davanti dall’inizio alla fine, poi ci sono tante squadre, tra cui anche il Breganze, allo stesso livello e ce la giocheremo alla morte ogni partita.