Brescia Primavera, intervista a Paola Plebani
E’ una delle veterane della rosa a disposizione di mister Federico Mazzola, e come tale ha in mano le chiavi del centrocampo. Questa settimana incontriamo Paola Plebani, 19 anni, regista delle Leonessine che quest’anno guidano il campionato Primavera a quattro giornate dalla fine
Intanto, le radici: quando hai cominciato a giocare a calcio e perché
Avevo circa cinque anni, e l’ho fatto per seguire mio fratello che ha due anni più di me e al quale ero e sono molto attaccata. Quando lui ha deciso di andare a giocare a calcio io non ci ho pensato due volte e volevo seguirlo. Mia mamma ovviamente non voleva, perché per me aveva già un’idea in mente, e non era quella di vedermi inzaccherata in un campo da calcio! Papà invece mi ha sempre sostenuta, ed è molto orgoglioso di me. Ho iniziato così a giocare con i maschi nella squadra del mio paese, Comezzano Cizzago – nella parte ovest della provincia bresciana, fra Chiari e Orzinuovi – e devo dire che mi trovavo molto bene
E la tua storia col Brescia quando è iniziata?
In seconda media, quando non potevo più giocare con i maschi sono andata a Brescia, quando un osservatore della società era venuto a vedermi e ha parlato con mio papà
E l’impatto come è stato?
Dunque, devo ammettere una cosa: ero convinta di essere l’unica ragazza che giocasse a calcio, quindi pensavo che tutte le altre fossero delle schiappe! Dopo il primo allenamento ci sono rimasta malissimo, devo ammetterlo perché ho trovato davvero delle ragazze fortissime!
Che giocatrice sei?
Gioco a centrocampo, davanti alla difesa. Mi piace giocare a uno-due tocchi e far correre le compagne. Mi ispiro a Pirlo
Ma ti piace far correre le compagne perché non ti piace correre o perché diciamo che la velocità non è una tua caratteristica?
(ride) No bé, diciamo che ho molta resistenza ma poco spunto sul breve. Per il resto ho girato diversi ruoli in mezzo al campo e questo è quello che preferisco e in cui credo di rendere al meglio
Dopo la sosta per la Pasqua, le ultime quattro partite di campionato: cosa servirà? E come state?
Servirà tanto sacrificio, spirito battagliero. Dovremo dare tutto sul campo e durante la settimana negli allenamenti. La benzina ce l’abbiamo, stiamo lavorando bene. Ci sentiamo pronte per lottare e conquistare il campionato e le fasi nazionali
Ultima domanda sul futuro: cosa c’è nei prossimi mesi di Paola Plebani?
Eh, ancora non lo so. Sono all’ultimo anno di scientifico e anche all’ultimo di Primavera. Adesso vedrò per l’Università
Non volevo metterti l’ansia, anche perché immagino che dentro casa avrai già qualcuno che ci pensa
Eh sì! (ride) Comunque diciamo che il sogno sarebbe quello di iscrivermi a medicina. E’ dura, la selezione è tosta. Il mio futuro nel calcio dipenderà dall’università. Chiaramente se dovessi riuscire ad entrare a medicina non so quanto tempo potrei dedicare al calcio. Viceversa, se dovessi intraprendere un’altra facoltà, allora il discorso potrebbe essere diverso