Chievo Verona, Vittoria Pachera : “Fiere di valere senza farsi mettere i piedi in testa”
Bilancio stagionale e prospettive per il futuro affidate alla precisa analisi di Vittoria Pachera, classe 2002, calciatrice polivalente della squadra Primavera, assistita del procuratore Luca Grippo dell’agenzia Fta Women.
Ciao Vittoria, da centrocampista o terzino, qual è il ruolo in cui esalti al meglio le tue caratteristiche?
“Ho avuto poche occasioni, data la sospensione del campionato e l’infortunio alla caviglia, per esprimermi in campo nel ruolo di centrocampista. Nonostante ciò, penso sia stata una piacevole scoperta, visto che nelle partite in cui ho giocato in questo ruolo, nonostante le prime incertezze, sono riuscita a esprimermi e lottare, con la consapevolezza di avere una squadra che mi appoggiava e supportava in qualsiasi circostanza. In questa posizione penso di riuscire a esaltare caratteristiche come fisicità, resistenza aerobica e sano agonismo e ho trovato quasi subito un equilibrio con le mie ‘colleghe di reparto’. Sono consapevole che devo lavorare ancora molto, ma con tenacia, sacrificio e voglia di fare, fallire sarà impossibile”.
Le emozioni della ripresa del torneo
“Ci siamo preparate bene per la ripresa del campionato, eravamo entusiaste di poter ricominciare a confrontarci con altre squadre e crescere sempre di più. Purtroppo, la settimana dell’inizio ufficiale ho subito un infortunio alla caviglia e sono riuscita a rimettermi in gioco solo durante l’ultima partita. È stato veramente demoralizzante, ma con l’aiuto delle compagne, del fisioterapista e degli allenatori sono riuscita a raggiungere il mio obiettivo, ovvero quello di rientrare e devo dire che è stato un sollievo immenso”.
Il bilancio del campionato Primavera
“Durante il campionato, partita dopo partita, siamo riuscite a imparare dai nostri errori e correggerli nelle sessioni settimanali di allenamento. Si potrebbe fare sempre di più, ma come singolo e come squadra non ho e non abbiamo rimpianti nonostante talvolta il clima non fosse stato molto sereno. Comunque, abbiamo sempre lasciato ogni dubbio, malumore o delusione dentro gli spogliatoi e una volta in campo abbiamo sempre lottato dando il meglio di noi stesse, per una squadra che merita molto più”.
Prospettive per il futuro
“Mi piacerebbe sicuramente continuare a giocare a calcio e vestire la maglia di una società per la quale valga la pena lottare, ma devo anche tenere conto della scelta universitaria visto che sono prossima alla maturità. Non abbiamo ancora parlato di un possibile futuro, la situazione è ancora incerta, potrebbero esserci cambiamenti come potrebbero anche non esserci…è ancora presto per dirlo. Qualsiasi cosa mi riserverà il futuro posso dire che sia stato un onore aver conosciuto le mie compagne di squadra, gli allenatori e lo staff e aver passato splendide stagioni lottando con loro. Infatti, abbiamo imparato a farci valere facendoci spazio e nessuno è mai riuscito a metterci ‘i piedi in testa’, cosa di cui andiamo veramente fiere”.
