Ragazza arbitro aggredita in un incontro di calcio femminile giovanile
Ancora un inaudito episodio di violenza nei confronti degli arbitri italiani. E, caso ancora più grave, la protagonista è una ragazza di 16 anni che stava dirigendo un incontro del campionato Under 15 della Lombardia.
La giovane direttrice di gara, della sezione di Saronno, stava arbitrando la gara Real Meda-Rivazzanese e, stando alle ricostruzioni, avrebbe convalidato una rete alla squadra di casa al secondo dei tre fischi finali. Immediatamente sarebbe stata aggredita e strattonata dal tecnico della squadra ospite, al quale si è unito uno spettatore che ha scavalcato la recinzione del campo (probabilmente un genitore di una calciatrice, che alla chiamata delle forze dell’ordine si è dato alla fuga).
Di fronte alla reazione violenta subita, la ragazza ha annullato la rete per paura di conseguenze peggiori: un caso di violenza senza giustificazioni e di matrice criminale che ci auguriamo venga punito con più fermezza possibile dal Giudice Sportivo (anche con la radiazione per l’allenatore, se ciò fosse possibile), ma anche dalla giustizia ordinaria.
Non sono tardate ad arrivare anche le condanne dal mondo sportivo: “È inammissibile che accadano episodi del genere – ha dichiarato con fermezza il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia – non solo perché la violenza è ingiustificabile a prescindere, ma nel caso specifico perché commessa nei confronti di una ragazza di appena 16 anni, alla quale voglio esprimere la mia più sincera vicinanza e di tutta la LND. Educatori e genitori devono dare l’esempio ai giovani: agendo in questo modo viene invece calpestato ogni principio di lealtà sportiva e anche di convivenza civile”.
A rincarare la dose anche il presidente del CR Lombardia Giuseppe Baretti: “Non ci sono parole sufficienti per esprimere il dissenso per fatti come questo. È impensabile che figure che dovrebbero insegnare il rispetto delle regole e degli avversari assumano simili comportamenti. L’attenzione a questo caso sarà massima, perché sulla violenza non si può transigere”.
Anche il Delegato al Calcio Femminile della LND Sandro Morgana si è espresso sull’accaduto. “Sono sconcertato. In questi giorni dove purtroppo è tornato di attualità il tema della violenza sulle donne, provo una grande rabbia nel commentare i fatti di Meda. Come possiamo pensare di combattere questo grave fenomeno se c’è in giro chi non si vergogna di mettere le mani addosso ad una giovane per una partita di calcio?”.